La domotica è un sistema innovativo che permette di gestire e comandare anche a distanza impianti e numerosi tipi di installazioni presenti in casa. In questo articolo vedremo normative e regolamento che disciplinano questo modello di impiantistica.
Ma andiamo prima a capire meglio cosa intendiamo per sistema domotico e a cosa serve. La domotica nasce innanzitutto per migliorare il tenore di vita delle persone all’interno della propri abitazione e aumenta qualitativamente il valore energetico della casa stessa:
Il sistema domotico viene integrato e cablato all’interno di impianti come quello elettrico, permettendo così un utilizzo anche contemporaneo di più impianti, con la gestione di varie funzionalità messe a disposizione.
La domotica e la sua normativa è disciplinata dall’articolo 8 delle Direttiva Europea 2018/88 che si occupa degli “impianti tecnici per l’edilizia, la mobilità elettrica e l’indicatore di predisposizione degli edifici all’intelligenza”. Risponde inoltre a due regolamenti dedicati ai sistemi intelligenti certificati:
Ma vediamo nel concreto qual è la norma che stabilisce la posizione degli impianti di domotica rispetto all’efficienza energetica di un edificio.
La norma cen UNI EN 15232 del 2017 definisce i requisiti minimi necessari ad un edificio per essere considerato energeticamente efficiente, inoltre specifica le caratteristiche delle funzioni di controllo, di automazione e di gestione di tutto ciò che può garantire l’efficienza energetica. La domotica è regolamentata in Italia da questa normativa, leggiamo quindi quali sono le sue specifiche:
L’innovazione domotica è uno dei risultati dovuti alla ricerca dell’efficienza energetica negli edifici. C’è ancora molta strada da fare ma i sistemi domotici, che permettono appunto l’automazione e il controllo degli edifici, hanno lo scopo di massimizzare l’efficienza energetica degli impianti e dispositivi collegati. Ottimizzando inoltre le prestazioni anche in relazione al contesto ambientale esterno dell’edificio.
Grazie a questa normativa, esiste una base di partenza per implementare tutte le funzioni di gestione, controllo,ecc. e stimarne l’impatto sulle prestazioni energetiche. Nel caso di nuovi locali o ristrutturazione di edifici non adibiti a residenza, il D.M. “Requisiti minimi” del 26/05/2015 ha comunque stabilito l’obbligo di livello minimo di automazione e controllo, definito dalla norma con la classe B.
La domotica e la sua normativa permettono di migliorare il controllo, la gestione e l’automazione degli impianti presenti in una casa. Vediamo quali sono i tipi di impianto inclusi nella norma, l’automazione e le sue funzioni di gestione e controllo possono essere applicate sui seguenti impianti:
La valutazione di efficienza energetica della domotica degli impianti, viene valutata tramite quattro classi che definiscono le prestazioni dell’automazione stessa. Si parte dalla classe D ad efficienza zero, perché indica edifici senza nessun tipo di automazione per arrivare alle classi più efficienti stabilite dalla norma UNI EN 15323 stilata per i sistemi di domotica. La classe B, per impianti automatizzati con sistemi bus e coordinamento centrale, e la classe A che ha gli stessi parametri della precedente, ma più performanti e precisi, elevando perciò le prestazioni energetiche dell’impianto.
Questa scala di valori, non ha niente a che vedere con la scala energetica usata per definire la qualità energetica di un edificio.
La domotica nasce per aumentare il risparmio energetico, oltre che per migliorare la vita delle persone che usufruiscono di questa automazione nelle loro case. Lo abbiamo già ampiamente visto come la domotica e la sua normativa abbiano il coordinato intento comune di rendere migliore l’efficienza energetica di un edificio, ottimizzando le prestazioni energetiche degli impianti presenti.
I sistemi di domotica garantiscono molti vantaggi, tra i quali appunto un notevole risparmio energetico in quanto tutto ciò che è fonte di consumo di energia, viene moderato, controllato e gestito grazie al sistema automatizzato dall’impianto domotico integrato.
Questo è uno dei fattori di maggiore importanza in quanto il risparmio energetico dovuto alla scelta di impianti di domotica, ha un impatto notevolmente positivo sull’ambiente e anche sui consumi di energia, che diminuiscono considerevolmente.
Altresì la casa, con installazione di impianti di domotica, diventa intelligente e la vita delle persone che vivono all’interno è sicuramente più smart. Questo perché il sistema di domotica permette il controllo dei dispositivi e degli impianti di tutta la casa, tramite l’utilizzo dello smartphone, del pc o di telecomandi o comandi elettronici. Inoltre le interfacce di comunicazione degli impianti sono facilmente comprensibili e intuitive, da poter essere usate anche dalle persone meno pratiche e poco tecnologiche.
Grazie alla qualità intrinseca della domotica, che permette un risparmio energetico su ogni tipo di impianto o dispositivo connesso con tale tecnologia, c’è la possibilità di richiedere delle agevolazioni fiscali per poter eseguire l’aggiornamento o la modifica degli impianti con questo sistema. Queste agevolazioni sono messe a disposizione per chi effettua lavori di ristrutturazione o miglioria, permettendo di aumentare il livello di efficienza energetica dell’intero edificio. In questo caso è possibile richiedere e usufruire del bonus 65% dedicato anche alla domotica. Come per ogni agevolazione, bisogna verificare di avere a disposizione tutti i requisiti necessari, uno sicuramente di primo interesse per gli impianti di domotica è la dichiarazione di conformità livello 3, oltre che la conformità di impianto installato a regola d’arte come da norma CEI 64/8.