La certificazione energetica è un documento che indica le prestazioni energetiche e il consumo annuale di energia elettrica da parte di un edificio. In pratica, l’attestato di qualificazione energetica serve per fare una stima del fabbisogno energetico di un edificio e dare un’idea di quelle che sono le spese da affrontare quando si sta per affittare o acquistare un immobile.
Il certificato energetico indica a quale classe appartiene l’appartamento. Vi è una scala di riferimento composta da dieci classi energetiche, dalla A4 alla G. Più la classe sarà efficiente, migliori saranno le prestazioni energetiche complessive dell’abitazione. In questa guida, proveremo a capire come funziona esattamente la classificazione energetica degli edifici.
Il certificato energetico fa riferimento al d.lgs. 90 del 2013. Tale decreto sancisce l’entrata in vigore della nuova certificazione energetica APE a discapito della vecchia ACE, regolamentata dal precedente d.lgs. 192 del 2005. Alla certificazione energetica degli edifici, dunque, si sostituisce l’attestato di prestazione energetica.
Inoltre, il 26 giugno del 2015 è entrato in vigore il nuovo APE unico. Tale attestato è valido per tutto il territorio nazionale e viene registrato dagli uffici regionali. L’APE, oltre a indicare le prestazioni energetiche di un edificio, consente di calcolare con facilità il consumo di energia rinnovabile utilizzata e anche la condizione dell’involucro degli impianti.
Ma quando fare il calcolo APE? Sempre il D.M del 26 giugno 2015 sancisce l’obbligo di allegare il certificato APE ogni volta che si stipula un contratto di compravendita o di locazione di un immobile. La stessa regola vale sia per gli immobili a uso residenziale che per gli immobili a scopo commerciale.
Non sono questi, tuttavia, gli unici casi in cui è necessario fare il calcolo dell’attestato di prestazione energetica. L’APE è obbligatorio anche quando si effettuano gli interventi di riqualificazione energetica sul proprio immobile. Ed è in particolare necessario quando si deve:
Si ricorda che il calcolo dell’APE è obbligatorio per legge in questi casi. Ad ogni modo, è opportuno verificare le prestazioni energetiche del proprio immobile per controllare la possibilità di un miglioramento. In più, quando si sottoscrive un contratto di compravendita o locazione, questo strumento è un alleato fondamentale, capace di mostrare a colpo d’occhio la convenienza economica di un immobile. Sul lungo termine, infatti, conviene molto di più acquistare o locare un appartamento con classe energetica alta, capace di abbattere i consumi.
Il rilascio del certificato APE si ottiene valutando alcune caratteristiche fondamentali dell’immobile. Il soggetto che redige il certificato è un professionista, chiamato certificatore energetico. Il certificatore energetico è, di norma, un architetto, un ingegnere o un geometra specializzato, iscritto all’albo e abilitato alla progettazione degli edifici.
La figura del certificatore energetico è introdotta con il decreto legislativo del 2013. In passato, infatti, anche una persona che aveva partecipato ai lavori poteva redigere il vecchio AQE (Attestazione di Qualificazione Energetica), ormai utilizzato solo per la dichiarazione di fine lavori. Prima anche il progettista o il direttore dei lavori poteva rilasciare la certificazione APE e consegnarla al comune per il rilascio della dichiarazione di fine lavori. Adesso questo non è più valido.
Per ottenere il rilascio del certificato APE c’è bisogno di una serie di dati che concorrono a definire l’efficienza delle prestazioni energetiche di un immobile e che il certificatore energetico deve valutare attentamente. I dati necessari a tal fine sono:
Il rilascio dell’APE avviene generalmente entro tre giorni lavorativi dalla richiesta, ma è possibile richiederlo entro 24 ore qualora ce ne fosse l’esigenza. Il calcolo dell’APE non può prescindere da una visita fisica dell’immobile da parte di un tecnico specializzato e iscritto all’albo.
Il certificato APE con il calcolo semplificato è un buon metodo per risparmiare tempo. Infatti, il decreto del 26 giugno 2015 sancisce la possibilità di effettuare un calcolo semplificato per tutte le unità immobiliari residenziali che abbiano una superficie complessiva inferiore o uguale a duecento metri quadri. Tutti i cittadini possono avviare la richiesta direttamente dal portale e inserendo i dati del proprio appartamento.
È possibile effettuare il calcolo semplificato per l’APE per stipulare un contratto di locazione o compravendita, oltre che per tutte le altre motivazioni. Fa eccezione il caso in cui si volesse apportare una ristrutturazione importante al proprio appartamento, per cui bisogna ricorrere a un calcolo dell’APE esteso. Per effettuare il calcolo semplificato dell’APE, ENEA in collaborazione con il CNR offre un software in modo gratuito, Docet, che si può trovare sul sito internet dell’agenzia nazionale.
Ottenere il certificato APE online è un ulteriore ottimo modo per risparmiare tempo sulle attese burocratiche. Il calcolatore APE online è valido se effettuato su siti web certificati. In ogni caso, non è possibile ottenere il rilascio dell’APE classi energetiche direttamente dal web. Quello che si può fare è inoltrare la richiesta per il calcolo dell’APE.
Sarà un tecnico specializzato a occuparsi della procedura. Questo significa che il tecnico dovrà fare almeno un sopralluogo nell’abitazione per verificare tutti i dati necessari per redigere il certificato APE. In seguito, il tecnico specializzato stesso si occuperà di far registrare la certificazione presso gli uffici regionali che se ne occupano.