Le piscine seminterrate sono una soluzione adatta per avere il comfort e il lusso direttamente a casa propria. Avere una piscina in giardino, infatti, rappresenta un sogno per molte persone. Chi ha una casa con un terreno abbastanza grande molto spesso decide di averne una. Costruire una piscina seminterrata nel proprio giardino è di certo possibile. Allo stesso tempo, necessita di alcuni permessi e documenti che non sempre sono facili da reperire e questo può incutere un certo timore.
In questa guida vedremo come realizzare una piscina seminterrata e quali sono i permessi necessari per farlo. Inoltre, faremo un breve excursus anche sulle piscine fuori terra. Anche in questo caso, vedremo qual è il modo migliore per costruire una piscina fuori terra e quali documenti occorrono.
Le piscine seminterrate sono piscine installate solo parzialmente nel terreno. Questa tipologia di piscina si trova a metà strada tra la piscina interrata e la piscina fuori terra. In particolare, ciò che la contraddistingue è il modo in cui viene installata nel terreno. Puoi seminterrare una piscina disegnata per essere interrata, oppure una piscina fuori terra rigida. La vera differenza rispetto alla piscina interrata è che la piscina seminterrata non sarà fissa, ma totalmente removibile. Il metodo di installazione consiste nel lasciare fuori terra meno di un metro della piscina stessa.
Avere una piscina seminterrata consente alcuni vantaggi da non sottovalutare:
Ma come costruire una piscina seminterrata? Per prima cosa, hai bisogno di un progetto per calcolare la metratura della superficie interessata. In base a quello, puoi dividere la realizzazione della piscina seminterrata in quattro fasi:
Quali sono i permessi per le piscine seminterrate? Non esiste una risposta univoca a questa domanda e per conoscere meglio i dettagli è sempre preferibile informarsi presso il proprio comune di residenza. Alcuni municipi consentono addirittura la realizzazione di piscine senza permessi. In questo caso, le piscine devono essere sempre smontabili, rimovibili e non lasciare nessuna impronta sul terreno.
Una piscina seminterrata senza permessi può dunque esistere, ma a volte la pratica per ottenere l’autorizzazione può richiedere un lasso di tempo abbastanza lungo. In particolare, le aree legate a vincoli paesaggistici o normativi presentano una legislazione stringente su questo tema. È vietato quindi costruire piscine in aree naturali protette, o di pertinenza demaniale dello Stato.
Al contrario, le piscine interrate devono sempre avere un permesso da parte del comune di pertinenza. Il rischio che si corre se non si rispetta tale disposizione è una sanzione molto gravosa, oltre al pagamento delle spese per ripristinare l’aspetto originale del terreno. In più, si rischia di essere perseguiti penalmente. La costruzione di piscine interrate senza permesso rientra, di fatto, nella categoria di reato per abuso edilizio.
Piscine fuori terra
Proprio per quest’ultimo motivo, molte persone prediligono le piscine fuori terra. Le piscine fuori terra senza permessi sono molto più comuni e spesso non necessitano di alcun tipo di burocrazia. Per realizzarle, infatti, non occorre scavare, né movimentare il terreno. Il risultato è una piscina “precaria” e totalmente rimovibile, che non deturpa il territorio. Per questo motivo, le piscine fuori terra vengono considerate “arredi da giardino” e devono essere smontate all’arrivo della stagione fredda.
Costruire una piscina fuori terra è possibile anche su un terreno agricolo. In questo caso, il proprietario dovrà dimostrare la pertinenza del terreno che deve coincidere con la propria abitazione principale. In ogni caso, per non sbagliare, si consiglia sempre di rivolgersi all’area del proprio comune che si occupa di edilizia per avere informazioni più dettagliate.